venerdì 3 agosto 2007

Caos calmo


Un regalo per il mio compleanno, con dedica "Ci sono alcune scene che ricordano le nostre conversazioni". E' vero. La narrazione non è altro che un dialogo continuo tra il protagonista e tutte le persone che gli stanno intorno ma soprattutto del protagonista con se stesso. Assolutamente reale, vivo, che sembra davvero sgorgare da uno di noi. Riflessioni ad alta voce, le parole del cervello che si mischiano con quelle reali della persona che sta parlando in quel momento. Le suggestioni, le sensazioni, le divagazioni interne abilmente mixate con il dialogo reale ed "esterno". L'ironia a volte spietata trapela ad ogni pagina. E il sesso, che impregna letteralmente il libro fin dalle prime righe.

La calma incomprensibile del protagonista, questo caos calmo, appunto, irreale e stridente sbalordisce tutti i personaggi che in qualche modo si avvicinano a lui, ma stupisce certo anche noi. Gli muore la moglie e lui che fa? Niente. O tutto? In realtà stravolge completamente gli schemi della sua vita ma con assoluta tranquillità. Si prende il suo tempo. La tragedia si consuma subito e da lì ti aspetti un crogiolo di dolore, 400 pagine di scene strappalacrime tipo La stanza del figlio, invece niente di tutto ciò. La sua vita cambia direzione, ma senza strappi apparenti. Tutto sembra galleggiare in una specie di nebulosa indefinita. E lui, il vedovo che tutti compatiscono e che tutti vorrebbero consolare, in realtà si ritrova suo malgrado a far da valvola di sfogo per tanti dei suoi colleghi e parenti che gli riversano addosso il proprio di dolore. Con conseguente pazzesca voragine di pensieri, riflessioni, idee, intuizioni, approfondimenti su se stesso e su quelli che gli stanno attorno. E noi a stargli dietro, a pensare anche noi alle nostre di contorsioni, paranoie, paure, reazioni. Costretti anche noi a pensare a cosa ci potrebbe essere dietro. Attenzione: è un libro che può dar fastidio.

Titolo: Caos calmo
Autore: Sandro Veronesi
Edizioni: Bompiani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dici che dobbiamo starne alla larga? :-)

Martina Orsini ha detto...

Ciao Antonio,

no, no, è particolare, è da leggere secondo me. Ma può stridere con la sensibilità comune. A questo punto lo devi leggere, poi mi dirai. Lo finisci in una settimana!

fammi sapere!!!

Anonimo ha detto...

ho ancora libri da comprare, lo metto in lista e ti saprò dire ;-)