giovedì 15 ottobre 2009

Una cosa simpatica

Giuro che non è uno scherzo.

Aosta, 24 Luglio 2009, trasferta di lavoro. LUNGA trasferta di lavoro: 15 giorni in cattività, ospite in un albergo squallido, per adempiere a un compito informe. Comunque, dicevo, venerdì 24 Luglio, i miei clienti alle 14.30 sono tutti fuori dall’ufficio, poi dicono dei ritmi del sud… Perfetto, ciao ciao, buon weekend ci vediamo lunedì. Esco, un panino, una coca e una sigaretta in un bar, un caldo torrido, neanche fossimo al Tropico del Cancro, umidità del 200%, scarpe strette. Inizia il pomeriggio aostano, a piedi in centro su e giù per il corso principale. 1 kilometro e mezzo e il giro è fatto.

CREDEVO che fosse fatto, è sempre stato così, in questi 15 giorni solitari.

Ma a metà strada inizia un intasamento inspiegato: budelli di transenne delimitano i bordi della strada, assembramenti di gente senza specifiche caratteristiche, turisti e aostani, bloccano i passaggi ristretti dalle transenne, in piedi aspettano e chiacchierano. Poi ci ripenso: il PAPA.

Col polso rotto, reduce dalla caduta dal letto e dall’operazione al braccio, non rinuncia alle tappe ufficiali della sua villeggiatura: vespri e messa in cattedrale ad Aosta, inizio ufficiale previsto per le 17.00. Ne parlavano tutti in ufficio…

Certo, così si spiega tutto. Tutto tranne quel cartello.

Mi vanno bene i bar affollatissimi e mi va bene la gente in piedi davanti alle transenne, mi va bene che ci siano bambini costretti ad aspettare sotto il sole 2 o 3 ore qualcuno che non sanno neanche chi sia, mi va bene la semplice curiosità e mi va bene la fede, o qualsiasi cosa sia quella cosa lì. Ma quel cartello no, cazzo. Quello non mi va bene.

Il papa viene a dire messa in città, passa, saluta, va in chiesa e dice messa. E tutti lo vogliono vedere e vogliono prendere la sua benedizione. Ma porca puttana, vendere un posto in prima fila per 20 euro in piedi e 50 seduti è …

…cosa? Un oltraggio a chi è venuto apposta e crede alla purezza dell’evento? Un insulto a chi ha male ai piedi e ha caldo e non riesce a godersi lo spettacolo perché non può permettersi i 50€ del biglietto? Un affronto nei confronti del papa stesso, che se lo sapesse avrebbe ribrezzo nel sentirsi mercificato in quel modo?
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No, nessun oltraggio. È solo ridicolo. E ci sta tutto, nel mercimonio generale. E ci sta anche, per quanto pazzesco a me possa sembrare, che ci sia qualcuno che ha davvero speso quei 50 fottuti euro -alla faccia di chi non ce li ha-, per stare seduto in poltrona a godersi la benedizione del papa in prima fila.

Guarda, Nella di NELLASPORT, brava, hai avuto un’ottima idea e spero davvero che le prenotazioni siano andate a ruba. Spero che ci siano stati davvero tanti stronzi che hanno pagato 50 euro pur di stare in poltrona a gustarsi il papa, perché te lo meriti. E perché loro se lo meritano. Gli stronzi, dico. Se lo meritano di aver speso quei soldi e di essersi fatti prendere per il culo da te.

Complimenti.

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