è un posto sozzo
[il mondo
è un posto sozzo]
una città
perennemente coperta
da una patina
di sporcizia palpabile
da uno strato
sottile di unta vischiosità
[quante storie per qualche scritta sui
muri]
che si giustifica
con quell’aria da artista noncurante
che si
atteggia a sovrana della Cultura
remota eredità
dell’Università più Antica del Mondo
[e che mi dici degli anni ’70??]
o tutt’al più
retaggio sbiadito
vecchio di 40 anni
Bologna
è un posto
ambiguo
[il mondo
è un posto ambiguo]
un paesone provinciale
travestito
da metropoli
sovraffollata e snob
da spregiudicata
capitale del mondo
[ti riferisci a quelle innocue fighette
pacchiane?]
che si finge accogliente
e sincera
che si mostra
cosmopolita, aperta, ospitale
arricchita
sui milioni di studenti che riceve ringhiando
[sono loro che urlano in piena notte e
pisciano nel bel mezzo del centro]
e che
scappano appena possono
Bologna
è un posto
ostile
[il mondo
è un posto ostile]
che non ti
guarda, ma ti osserva di sottecchi
che non ti
accetta, ma ti giudica con un sogghigno altezzoso
che non ti
accoglie, ma finge di offrirti da bere (solo se poi paghi tu)
[ma che intendi? dici che sono tirchi??]
Bologna
è un posto
piccolo
[certo, nessuna pretesa di grande
metropoli infatti]
piccolo nel
senso di immaturo
piccolo nel
senso di timido
piccolo nel
senso di chiuso
perché non ha
imparato niente
perché non sa
dire né grazie né scusa
perché tutti
sono sboroni per mascherare l’inadeguatezza
ma sotto
sotto se la fanno nelle mutande
e sanno che
non ci arriveranno mai
Nessun commento:
Posta un commento