lunedì 10 dicembre 2007

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È un aspetto questo dello strano mestiere di cronista che non smette di affascinarmi e, al tempo stesso, di inquietarmi: i fatti non registrati non esistono. Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo quante navi affondano, quanti vulcani esplodono e quanta, quanta gente viene perseguitata, torturata e uccisa! Eppure, se non c’è qualcuno che raccoglie una testimonianza, che ne scrive, qualcuno che fa una foto, che ne lascia traccia in un libro, è come se quei fatti non fossero mai avvenuti.

Sofferenze senza conseguenza, senza storia. Perché la storia esiste solo se qualcuno la racconta. È una triste costatazione; ma è così ed è forse proprio questa idea -l’idea che con ogni piccola descrizione di una cosa vista si può lasciare un seme nel terreno della memoria- a legarmi alla mia professione.
-Tiziano Terzani -
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