Ero partita piena di entusiasmo e aspettative ma sono rimasta delusa.
Una storia che si intreccia snodandosi tra Egitto, Cina, USA, Brasile, Paraguay, Germania, Austria attraverso secoli diversi in un montaggio altalenante. L’idea è notevole, ma non regge. Mi verrebbe voglia di riscrivere la storia seguendo il piano spazio-temporale logico per vedere se così la trama riesce a decollare. In più, ad aumentare la delusione, manca anche la suspense: si creano aspettative che non vengono poi rivelate. O meglio, le rilevazioni sono deludenti, direi forse anche scontate e un po’ banali. Nomi esotici, riferimenti a sette antiche e rituali pagani che non vengono però analizzati ma solo evocati, descritti per sommi capi: non lasciano traccia ma nemmeno sanno creare il desiderio di approfondire.
Peccato…
Anche i personaggi sono troppi e per forza mancano di caratterizzazione: non c'è nessun personaggio principale, nè minore in cui immedesimarsi o da "odiare". La trama è confusissima e non porta alla fine da nessuna parte. Tutto è trattato con superficialità e senza spessore nè approfondimenti. Si ha la sensazione che l'obiettivo degli scrittori sia stato creare a forza un'opera mastodontica e colossale, a costo di sacrificare il contenuto e lo stile. Ed è quello che è successo. Risultato: un'accozzaglia un po' forzata che gira su se stessa, corre sul posto.
Peccato...
Una domanda che non dovrebbe venire alla fine di 450 pagine di lettura: qual’era poi questa strategia dell’Ariete?
Ma non mi scoraggio: KAIZEN è un progetto molto interessante e merita un approfondimento, una seconda chance. Spero di poter dire qualcosa di diverso quando avrò letto qualche altra cosa del gruppo.
Una storia che si intreccia snodandosi tra Egitto, Cina, USA, Brasile, Paraguay, Germania, Austria attraverso secoli diversi in un montaggio altalenante. L’idea è notevole, ma non regge. Mi verrebbe voglia di riscrivere la storia seguendo il piano spazio-temporale logico per vedere se così la trama riesce a decollare. In più, ad aumentare la delusione, manca anche la suspense: si creano aspettative che non vengono poi rivelate. O meglio, le rilevazioni sono deludenti, direi forse anche scontate e un po’ banali. Nomi esotici, riferimenti a sette antiche e rituali pagani che non vengono però analizzati ma solo evocati, descritti per sommi capi: non lasciano traccia ma nemmeno sanno creare il desiderio di approfondire.
Peccato…
Anche i personaggi sono troppi e per forza mancano di caratterizzazione: non c'è nessun personaggio principale, nè minore in cui immedesimarsi o da "odiare". La trama è confusissima e non porta alla fine da nessuna parte. Tutto è trattato con superficialità e senza spessore nè approfondimenti. Si ha la sensazione che l'obiettivo degli scrittori sia stato creare a forza un'opera mastodontica e colossale, a costo di sacrificare il contenuto e lo stile. Ed è quello che è successo. Risultato: un'accozzaglia un po' forzata che gira su se stessa, corre sul posto.
Peccato...
Una domanda che non dovrebbe venire alla fine di 450 pagine di lettura: qual’era poi questa strategia dell’Ariete?
Ma non mi scoraggio: KAIZEN è un progetto molto interessante e merita un approfondimento, una seconda chance. Spero di poter dire qualcosa di diverso quando avrò letto qualche altra cosa del gruppo.
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Titolo: La strategia dell'Ariete
Autore: KAIZEN
Edizioni: Mondadori
2 commenti:
Mi verrebbe voglia di riscrivere la storia seguendo il piano spazio-temporale logico.
Be' l'dea di far uscire il libro con licenza Creative Commons è proprio quella.
Non ci spiacerebbe ricevere la tua versione della SDA...
Grazie Kaizen, davvero molto incoraggiante. Chissà che prima o poi non ci provi davvero...
Aspetto con impazienza il vostro prossimo lavoro.
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