Domenica mattina.
O anche sabato.
O un giorno qualsiasi di
ferie.
Orario imprecisato.
Il momento esatto, sottile e nebuloso in cui la tua
coscienza ritorna a galla dal sonno.
Non ci sono filtri, maschere o sovrastrutture. Solo un’indefinita
sensazione, la sensazione di esserci, mentre fino a un secondo prima non c’era
niente.
È lì che non puoi mentire a te stesso.
2 commenti:
E' come prendere un treno in pieno volto, a volte...
Ecco, appunto...
Posta un commento