venerdì 27 luglio 2007

(fanculopensiero)


In un momento in cui sto rivalutando un sacco di cose (crisi di mezza età anticipata...) e mi chiedo davvero se non sia arrivato il tempo di cambiare alcune condizioni di questa realtà un po' assurda che sto vivendo, assisto alla presentazione del libro (fanculopensiero) che si, si scrive minuscolo e si, si scrive tra parentesi. E' proprio il titolo del libro. La stanza è nel seminterrato della libreria Feltrinelli a Bologna, aria condizionata, una ventina di sedie, dopo poco il posto si riempie. Un piccolo palchetto con due sedie e due chitarre appoggiate. Poi arrivano l'autore (ragazzone camicia di lino bianca capelli lunghi chiari) e il suo accompagnatore (ragazzino capelli corti neri, sorriso furbo, sveglio). E l'editore della Feltrinelli in persona ad aprire la presentazione, che non è poi così usuale nemmeno a Bologna.

La presentazione di per sè è già un'anticipazione dell'atmosfera del libro: niente spiegazioni nè introduzioni di contesto. Poesie cantate su ritmi blues nostrani, letture di stralci estrapolati direttamente dal libro, poche frasi di commento, qualche aggiunta ironica, gli occhi bassi dell'autore... un'ora e mezza attraverso un sentiero di parole, musica e silenzi. Rimane il sorriso sulle labbra e la voglia di andare oltre.

Questo libro è il libro della Svolta. Proprio adesso che sto ripensando a un sacco di cose, appunto. E' la storia di Maksim Cristan, l'autore stesso, il ragazzone in camicia di lino, che a un certo punto si blocca e cambia strada. Fisicamente. Non è che sceglie di farlo per un motivo ragionato. Semplicemente DEVE farlo. Poi ti accompagna nelle sue camminate per la città, nei suoi pensieri, nei suoi incontri strani, nelle sue letture, nelle sue riflessioni, ma sempre con levità, con leggerezza, con un sorriso, anche nei momenti un po' più difficili. Guarda tutto come se lo vedesse per la prima volta, con uno sguardo puro, quasi ingenuo. E' per questo che tutte le sue conquiste sembrano dei piccoli miracoli, non c'è niente di scontato, ma neanche niente di ostentato.

Tutto in questo libro lascia il segno. Non solo l'ironia, la storia, i paradossi che vengono fuori, ma i sorrisi, le emozioni che provoca, le riflessioni che produce vanno oltre la narrazione. E' scritto con l'incanto e la purezza di un primo sguardo sul mondo e lascia la voglia di riuscire a continuare a "meravigliarsi", nonostante ormai siamo abituati a tutto.

Titolo: (fanculopensiero)
Autore: Maksim Cristan
Edizioni: Feltrinelli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questa stupenda recensione l'ho vista solo adesso, e volevo ringraziare a chi la scritta
un abbraccio
maksim cristan

ps-era un incontro molto bello a bologna, anche perchè dopo l'evento ho avuto il piacere di passare due ore insieme a stefano benni(il più grande), che era venuto a posta per me.

Martina Orsini ha detto...

Grazie Maksim! Anch'io mi accorgo solo adesso del tuo commento, che mi fa molto piacere. Il tuo libro mi ha dato delle sensazioni particolari... quand'è che esce il prossimo??